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Jean-Jacques Hauswirth nacque nel 1809. Non visse particolarmente a lungo: si spense nel 1871. Tuttavia la sua Svizzera, quella romancia, parla ancora di lui e delle sue mani. Egli fu artista dello Scherenschnitt tipicamente svizzero, l'arte di ritagliare la carta. Lorenza Garbarino ne ripercorre la vita, e lo fa con la delicatezza di chi sa quanta fatica serva a barattare una minestra calda o un giaciglio - o anche solo una parola - con un timido gesto artistico: lavori di Jean-Jacques ancora accolgono il viandante, oggi, non appena questi entra in una casa qualsiasi. Altri lavori sicuramente saranno andati perduti nel tempo, a macerarsi forse sul pendio di una montagna, lungo un prato, là dove vanno a morire i fulmini senza che nessuno li veda, oppure nel ventre di una stufa a carbone. Un'esistenza minima, che ha nel destino le coordinate di quella di Robert Walser: la delicatezza di chi sa come spegnersi nella neve, in solitudine, senza dare fastidio al mondo.